Un po' per tutti, quest'anno ha rappresentato un periodo di transizione dove al peggio non c'è mai fine, in uno scenario dove tutti, di carambola o di rimbalzo, hanno fatto i conti con i problemi degli altri. Come in uno sistema cardiocircolatorio, dove arterie, vene e capillari, sono tutti collegati tra di loro.
L'ultimo giorno dell'anno è l'attesa del piacere, quest'oggi in modo particolare, sapendo che domani inizia una nuova vita, consapevole che l'anno che verrà sarà migliore di questo.
E' tempo di bilanci, ognuno con il proprio destino, anche se a volte i destini s'intrecciano e le sofferenze non sono mai tutte di uno o tutte dell'altro, sono di entrambi.
Una raccolta di emozioni che corrispondono ad un momento ben preciso, una data che forse non dimenticheremo mai e che porteremo sul groppone chissà per ancora quanto tempo.
Un anno che non ha fatto eccezione, 2017 doveva essere e 2017 è stato, come a dare ragione ai superstiziosi che inesorabilmente non si sono sbagliati nemmeno stavolta, senza dimenticare che insieme al 2017 se ne sono andate persone a noi care, ma a questo destino non potevamo sottrarci.
In un insieme di metafore non so quale sia la più appropriata, in un continuo bluff dove ognuno prende in giro anche se stesso, pensare che domani sarà un giorno migliore può essere l'inizio di un cammino vincente, almeno fino alla prossima partita.
Auguri a tutti
Nessun commento:
Posta un commento