Forse Allegri ci sta dicendo che nei momenti di massimo stress, fisico, mentale e emotivo, i giocatori si affidano a ciò che hanno di più istintivo, si affidano al gesto tecnico che hanno interiorizzato in anni di addestramento. Ma non è forse vero che attraverso l’allenamento è possibile introiettare anche un’organizzazione di gioco che funzioni da salvagente nelle situazioni di crisi?

Molti ricorderanno il monologo iniziale di Match Point, film di Woody Allen del 2005: «Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde».
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